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Edda Migliori presenta il suo libro
30/08/2020 @ 17:30 - 20:30
Gratuito
Edda Migliori presenta il suo libro in Frantoio: Cinque racconti e una fiaba
Le prove più complesse della vita raccontante con semplicità onesta. Le donne e la loro capacità di resistere e rispondere agli urti, la potenza della natura, il valore della tradizione e del lavoro: Edda Migliori presenta il suo primo libro al Frantoio Montecchia.
La pioggia
30 agosto. Tra i tortiglioni è tutto pronto per la presentazione del primo libro di Edda Migliori, giornalista e dottoressa in Relazioni Pubbliche. L’idea, nata da un incontro con Martina, di parlare di Cinque Racconti e una fiaba tra gli ulivi si sta per realizzare e l’entusiasmo è tanto, quando un cielo scuro preannuncia un inatteso maltempo e ci costringe a spostare tutto e riparare in frantoio.
Ma gramole e decanter alle spalle dell’autrice non hanno intaccato quell’entusiasmo, il distanziamento è stato rispettato e l’evento ha superato le attese.
Gli interventi
A moderare la giornalista Francesca Di Giuseppe. In sintonia con l’autrice ha centrato i temi portanti. Ha ceduto in primis la parola alla sindaca di Morro d’Oro, Romina Sulpizi, la quale si è detta felice che il suo primo intervento ad una presentazione riguardasse un libro in cui le donne e le loro vite hanno un peso primario.
Hanno fatto seguito le parole di Marcella Cipriani, vice presidente dell’associazione Pandolea – Donne dell’olio, impegnata nella diffusione della cultura dell’extravergine in tutto il mondo. L’eredità, ha detto, è un argomento sotteso ai racconti: un bene, un valore, un legame col passato; da guardare con rispetto ma anche con la consapevolezza del suo valore per migliorare.
E si è parlato del dono, tema del racconto letto da Manuela Nazzaro, La radice mancante. La riconoscenza imprevista di una nonna particolare, ma in realtàcosì comune, verso l’omonima nipote;
un oggetto con dentro tutta una vita e un
augurio per il futuro.
La scrittrice e i suoi racconti
Edda Migliori nel presentare i suoi racconti ha trasmesso la gioia e l’onestà da cui è partito il gesto creativo. Con emozione ha emozionato, parlando dei “luoghi del cuore” – la sua Loreto, ad esempio, grazie alla quale il mondo dell’olio e il frantoio le sono così familiari, intimi – della solidarietà dimostrata dai lettori, che hanno costruito una comunità veicolo di positività e sicurezza durante la buia primavera; e del lavorio dello scrittore che con umiltà dà vita a storie e personaggi.
Quelle di Cinque racconti e una fiaba sono in fondo storie comuni, e come tali accomunano. Gesti, parole ed eventi di quotidiana straordinarietà (si permetta l’ossimoro) che ci spiegano da dove veniamo e chi siamo oggi. E l’autrice le ha narrate con una scrittura semplice e profonda, che esprime la potenza dei contenuti ricordando, col suo stile, che fanno parte delle vite vere di tutti.
Qual è il racconto preferito? Nessuno, «i racconti sono come i figli» ma, citando Springsteen, «non puoi accendere un fuoco senza una scintilla» e dunque il primo racconto, per i fatti che hanno portato alla stesura – descritti dall’autrice nell’introduzione – ha necessariamente un valore particolare.
Martina, il Maestro Peppe e gli assaggi del Frantoio
Altri interventi hanno seguito il dibattito con l’autrice. Riflessioni sul ruolo della donna e sulla fiducia verso una crescita sociale e culturale del paese. Sulla consapevolezza e sull’importanza del racconto nella formazione. Con i racconti, con le grandi storie, con la parola i bambini imparano a conoscere (e riconoscere) i sentimenti e i valori, il dolore l’amore la gioia e la noia. Non con la bacchetta.
Ha chiuso Martina, prima che gli assaggi offerti dal Frantoio quietassero quell’ emozione trasformandola in convivialità. Felice e toccata dal racconto letto, ha ringraziato, perché una bella idea è diventata un bel momento di condivisione, vero e forte, con donne “toste”.
«La bellezza ci salva. Non possiamo che portare in prima linea le cose belle e le cose buone».
Il Frantoio ringrazia di cuore chi ha partecipato, chi è intervenuto e chi ha permesso la realizzazione dell’evento in totale sicurezza.
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